Riproduzione lucerna copricapo in feltro nero CC. RR.
Poche notizie sono riportate su i libri e riviste su questo copricapo, si trova sul Calendario del 1992 dellâArma dei Carabinieri la seguente nota:
âIl CAPPELLO da Carabiniere, popolarmente chiamato âlucernaâ, ha origini lontane, che risalgono alla prima metà del XVII secolo, allorché ne venne introdotto lâuso in sostituzione del pesante ed ingombrante âmorioneâ, elmo tardo- rinascimentale. Da un originario copricapo a falde larghe, attraverso successivi aggiustamenti per renderlo più idoneo alle necessità militari, si giunse alla fine delâ 600 al âtricornoâ, sul cui lembo sinistro apparve, in corrispondenza dellâocchio, un bottone o un fiocchetto di nastri detto ârubanâ, antesignano della coccarda. Dal tricorno, modificato a più riprese, si giunse alla lucerna, caratterizzata dalla calotta semisferica e dalle tese ripiegate anteriormente e posteriormente verso lâalto, in modo da assumere la forma di un bicorno. Il primo cappello da carabiniere aveva uno sviluppo verticale quasi doppio di quello attuale,che venne attenuato progressivamente, fino a stabilirsi sulle misure definitive allâepoca della Prima Guerra dâIndipendenza. Unitamente l mantello, altro elemento caratteristico dellâuniforme da Carabiniere, la lucerna è sempre stata il simbolo di una â scrupolosa esattezza della tenuta militareâ, come si legge nel Regolamento del 16 ottobre 1816, che ha contribuitoâcon decoroso ed importante esteriore al sostegno della forza morale, sulla quale più che su ogni altro mezzo si appoggia il disimpegno delle loro funzioniâ.
Unâ affermazione veramente profetica, mai smentita dai fatti.